Must Crush: Helena Bonham Carter
La sua aria aristocratica ma al contempo folle e delirante ce la fa venerare. E quando si dice che l’amore non ha età intendiamo dire che Helena Bonham Carter è nata il 26 maggio del 1966 – a Londra, of course – eppure la amiamo senza riserve. L’abbiamo vista recitare in moltissime vesti: da scimmia antropomorfa in Planet of Apes a strega psicopatica in Harry Potter, da regina britannica in Il discorso del re a psichiatra alcolizzata con aspirazioni vampiresche in Dark Shadows, da locandiera malvagia in Les Misérables a fata madrina in Cenerentola. Lunghissima la sua lista di ruoli sia cinematografici sia televisivi, ma ammettiamo che non aspettiamo altro che godercela in versione dark-e-pazza ogni volta che possiamo.
Quando ce ne siamo innamorati? Difficile dirlo, ciascuno ha il suo film/personaggio che ha fatto scoccare la scintilla costringendoci a fiondarci su qualunque lavoro la includesse. I più giovani di certo l’avranno incontrata nei panni di Bellatrix Lestrange nella saga di Harry Potter, una villain di cui è impossibile non innamorarsi. I miei compagni burtoniani, invece, possono citare innumerevoli meravigliosi film e il fatto che per anni sia stata la musa e compagna di Tim Burton. Ma non parlateci della loro rottura, perché per noi rimangono la coppia più perfetta di Hollywood e oltre, e non prendiamo molto bene l’argomento.
Per non dilungarmi troppo – non ne usciremmo mai più – passo subito al next step, ovvero i cinque motivi per cui Helena Bonham Carter è una must crush, oltre al fatto ovvio e indiscutibile rappresentato dal suo essere un’attrice di enorme talento:
1. Sentirla cantare è sempre un piacere.
2. Ama essere folle e interpretare ruoli da folle (e le riesce divinamente).
3. Può vestirsi in qualunque modo (e di certo non si fa problemi a sperimentare) rimanendo meravigliosa.
4. No matter what, per noi farà sempre parte del Golden Trio.
5. Ci fa decisamente provare cose che non si possono dire. Provo a riassumervelo:
Da vedere assolutamente:
1. Fight Club: ci si può solo inchinare davanti alla sua interpretazione di Marla Singer.
2. In pratica la filmografia di Tim Burton: faccio scegliere a voi perché io non ci riesco.
3. Il discorso del re: non per nulla ha ricevuto una nomination all’Oscar come miglior attrice non protagonista.
PS: non ho nominato Harry Potter perché non credo che qualcuno al mondo non conosca la sua Bellatrix.
