Doctor Who Italia organizza una very dalektable night al Tardis Pub (e noi non potevamo mancare)
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Quando le serie tv chiamano, Blueboxseries deve esserci, questa è la nostra missione. Qualche volta ci liberiamo persino della coperta e del pigiama, spegniamo il pc e andiamo sul campo. E ne abbiamo pure le prove, raccolte in previsione del fatto che non avreste mai creduto all’abbandono (momentaneo, non sia mai) del binomio pigiama-streaming.
Così, sabato sera, sprovviste di portatili ma sempre munite di disagio, siamo approdate al Tardis Pub di Milano, in via Ornato 134/136. Attirate dall’irresistibile nome del locale, dalla cabina blu dei nostri sogni sull’insegna e dalla promessa di una serata degna dei whovian più incalliti, abbiamo scoperto il posto perfetto per i nostri deliri telefilmici, da accompagnare ad un’ottima birra e magari anche ad una porzione di Dalek (mini wurstel fritti).
In occasione del gioco-evento Guess the episode moltissimi si sono presentati al locale whovian in cosplay, tra questi spiccavano i componenti del gruppo Doctor Who Italia, organizzatore dell’evento. Appena entrate, i primi deliri sono iniziati davanti ad un War Doctor meraviglioso, che – non fosse per il contesto italiano – avrebbe benissimo potuto essere John Hurt in persona; invece era Mauro Fuggiaschi, uno dei simpaticissimi fondatori del fan club. In mezzo a svariate Clara (di cui una così somigliante da scatenare odio/amore, a seconda che si fosse hater o fan), diversi Dottori e un bellissimo K-9 natalizio, il delirio non ha potuto che aumentare, soprattutto quando abbiamo quasi pianto davanti a Vincent e Amy, munita di girasole.
Il locale accogliente e squisitamente pieno di riferimenti whovian, di persone meravigliose, di stampe del Dottore e di scritte in Gallifreyano e con l’aggiunta di un TARDIS (sì, potete fare la foto sbucando dalla porta), ci ha fatto subito un’ottima impressione, ma poi si è rivelato a noi qualcosa di ancora più meraviglioso e ammaliatore: il cartonato del Decimo Dottore. Sì, forse ci siamo un po’ distratte per via di David Tennant che palesemente non ci toglieva gli occhi di dosso, ma nel bel mezzo di tutte queste emozioni siamo anche riuscite a partecipare al gioco.
Simone Civati nelle vesti di uno stupendo Ten, ha condotto Guess the episode, mostrando ai partecipanti 20 frame tratti da altrettanti episodi New Who: per ciascuno bisognava scegliere quello corretto tra i titoli di tre puntate. In palio un Cyberman, un Weeping Angel e un Dalek per i primi tre classificati.
Sono stati distribuiti anche i biglietti per la lotteria whovian, a cui non potevamo non partecipare, perché in palio c’era un TARDIS di peluche con tanto di luci e suoni, che abbiamo rischiato di rubare alla vincitrice.
Rinuncio alla suspense per dirvi subito che abbiamo perso nel quiz. Ma – ehi! – è capitato pure a Gatiss, Moffat e Capaldi, e noi impariamo dai maestri.
Ma, anche senza Dalek e senza peluche TARDIS, abbiamo passato una serata whovian (leggi: stupenda) mangiando panini che ci hanno conquistate già dai nomi (panino TARDIS e panino Time Vortex, per dirne due), ascoltando storie di convention e discutendo animatamente di serie tv. Al Tardis Pub ci siamo sentite a casa, tra persone che con noi condividono una passione sfrenata e assolutamente folle, e ne vanno fiere.
Perciò cari whovians e non, gente di Milano e oltre, dovete provare questo posto sulla vostra pelle impregnata di telefilm e lacrime spese per personaggi morti, quindi: ci vediamo al prossimo evento.
